Un
giardinetto all'inglese in periferia.
Perché no?
Nell'immaginario collettivo locale ‘giardino
inglese’ è sinonimo di centro; nel cuore della Palermo bene, infatti, limitrofa
al centralissimo viale della Libertà' si estende una vasta area di
lussureggiante vegetazione costituita da piante rare ed esotiche. Il parco, ora
ribattezzato Giardino Piersanti Mattarella, rivela in ogni tratto l'impronta di
E. Basile attraverso una sintesi perfetta fra la rigogliosa natura e le opere
d'arte esposte al suo interno; l'apparente disordine del paesaggio ispirato
alla campagna inglese, a fronte del rigore geometrico tipico dei giardini
all'italiana, riproduce, com’è noto, in modo più' verosimile la spontaneità
della vegetazione naturale e conferma il suo ruolo di polmone verde per una
città ormai congestionata dallo smog.
L'idea di realizzare in un quartiere
periferico aree verdi di così grande estensione, per quanto possa rappresentare
una risposta adeguata alla necessità di riqualificazione, auspicata da più'
parti, di spazi urbani lontani dal centro, risulta probabilmente poco concreta.
Tuttavia, procedere al recupero di spazi esistenti al fine di conferire decoro
anche ai quartieri meno centrali è un obbligo morale per chi nelle istituzioni
ha il dovere di dare delle risposte a tutti i cittadini. Ci si riferisce, nello
specifico, ad un’area incolta ed abbandonata limitrofa alla Sms G.A Cesareo,
alla quale potrebbe essere affidata, in comodato d'uso, per fini didattici; in
questa chiave la realizzazione di un giardino d' inverno, al cui interno
procedere alle sperimentazioni con gli studenti, un prato all'inglese e una
cornice di vegetazione fiorita, ove inserire panchine e fontane appare una
soluzione ragionevole al fine di sottrarre all'incuria e all’abbandono uno
spazio che, se recuperato, cambierebbe il volto di via Paratore e gioverebbe al
decoro della zona scongiurando il rischio di un parcheggio auspicato da più
parti specie per un quartiere che proprio per la sua lontananza dal centro non
presenta sostanziali difficoltà di posteggio.
Le idee e i progetti per il recupero
dell'area in questione si sprecano, ma si scontrano inevitabilmente con la
trafila burocratica e con i tempi giudiziari incomprensibili per gli studenti,
per le famiglie, per gli abitanti del quartiere e per chi, ad ogni modo, si
trova a convivere quotidianamente con i disagi che la presenza di un’area
incolta e spesso invasa dai rifiuti comporta. In sintesi concludiamo, affidando
questo messaggio, sotto forma di un battage
pubblicitario, alle pagine del nostro blog e del nostro giornale nella
convinzione che il Comune, rappresentato a livello locale dalla Circoscrizione,
possa intervenire prontamente raccogliendo le nostre sollecitazioni.
La redazione
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