martedì 17 marzo 2020






“11 marzo 2020”

Leggiamo insieme la poesia “11 marzo 20202” che, scritta da Irene Vella è stata, nel giro di qualche ora, condivisa da migliaia di persone sui social. La giornalista veneta è riuscita, attraverso le sue parole, a raccontare un periodo surreale e ad esprimere le sue emozioni, che in fondo sono anche le nostre, nella speranza che fra qualche mese tutto questo, sfumato dal tempo, diventi soltanto un brutto e lontano ricordo.


Era l'11 marzo del 2020, le strade
erano vuote, i negozi chiusi, la
gente non usciva più.
Ma la primavera non sapeva
nulla.
Ed i fiori iniziavano a sbocciare, e
il sole a splendere, e tornavano
le rondini.
Diventava buio sempre più tardi
e la mattina le luci entravano
presto dalle finestre socchiuse.
Era l'11 marzo 2020 e i ragazzi
studiavano sui PC da casa.
Fu l'anno in cui si poteva uscire
solo per fare la spesa.
Dopo chiusero tutto, anche gli
uffici.
L'esercito iniziava a presidiare le
uscite e i confini perchè non c'era
più spazio per tutti negli ospedali
e la gente si ammalava.
Era l'11 marzo del 2020 e tutti
furono messi in quarantena
obbligatoria, i nonni, le famiglie e
anche i giovani.
Allora la paura diventò reale, e le
Giornate sembravano tutte uguali.
Ma la primavera non lo sapeva e le
rose tornarono a fiorire.
Ci fu chi diventò dottore per aiutare
chiunque un domani ne
avesse avuto bisogno.
Fu l'anno in cui si capì
l'importanza della salute e degli
affetti veri, l'anno in cui il mondo
sembrò fermarsi e l’economia
andare a picco.
Ma la primavera non lo sapeva e i
fiori lasciarono il posto ai frutti.
E poi arrivò il giorno
della liberazione.
Eravamo alla TV e il primo
ministro disse a reti unificate che
l'emergenza era finita e che il
virus aveva perso...
Che gli Italiani tutti insieme
avevano vinto.
E allora uscimmo per strada
Con le lacrime agli occhi
Senza mascherine e guanti
Abbracciando il nostro vicino
Come fosse nostro fratello.
E fu allora che arrivò l'estate,
perchè la primavera non lo
sapeva e aveva continuato
ad esserci...
Nonostante tutto
Nonostante il virus
Nonostante la paura
Nonostante la morte.
Perchè' la primavera non lo
sapeva
Ed insegnò a tutti
La forza della vita.

Irene Vella

(Per la rubrica "Una finestra sul mondo").

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