Lettera ad una donna vittima di violenza
Palermo, 25 novembre 2020
Immagino ciò che provate. Avete paura, non sapete cosa fare, avete terrore negli occhi, rabbia nel cuore, lividi sul corpo, voglia di raccontare, ma dire la verità è ancora più pericoloso. Beh, io ho una cosa da dirvi: “BASTA STARE IN SILENZIO! Basta dire che va tutto bene! BASTA PERDONARE UNA PERSONA CHE VI FA DEL MALE.” Quell’essere, che non può essere chiamato né ‘persona’ né ‘uomo’, vi sta facendo smettere di vivere. Ogni volta che vedo un video sulla violenza sulle donne, che sento dell’uccisione di un’altra di noi, mi vengono i brividi. Ma se non siete voi le prime a farvi avanti e chiedere aiuto, questo circolo vizioso non finirà mai. Ci sono tantissime associazioni create apposta per farvi esprimere ciò che vi accade, quindi parlate! Vi farà sentire libere e non più rinchiuse in una realtà piena di dolore. Per favore, rivolgetevi a queste associazioni, alle forze dell’ordine, ad un amico, un vicino, non solo per fermare una violenza ingiusta, ma per poter tornare a vivere la vostra vita senza dover pensare a quello che vi succederà se farete un qualsiasi passo falso. Se continuate a perdonare e a mentire a voi stesse dicendovi che va tutto bene, vi potreste rendere conto che a volte la mente umana fa cose senza senso e questo “senza senso” potrebbe togliervi la vita. Quindi vi prego non rimanete in silenzio e rivolgetevi a chiunque vogliate, a chiunque possa darvi una mano, ma non per picchiarvi, ma per porgervi una carezza, una possibilità di cambiamento, una speranza di rinascita. Parlate, e parlate adesso, fatelo per voi e per me che non sopporto più di sentire al telegiornale casi di omicidio contro le donne. Capisco che può essere difficile, ma ci sono donne che dicendo la verità, hanno davvero dato vita alla loro rinascita e alla fine di questi orrori, anche per il bene delle nuove generazioni. Io non voglio spronarvi per mettervi nei guai, ma perché ho a cuore il vostro bene e questo potrebbe essere un primo passo per far sì che la donna venga rispettata tanto quanto lo sono gli uomini.
Io sono dalla vostra parte in questa impresa e sarò al vostro fianco se sceglierete di parlare.
Ricordate sempre che non siete sole.
Julia Mazzola 2D
Giornata internazionale contro la violenza sulle donne
Questa giornata è molto importante perché si ricordano, purtroppo, storie di donne uccise, maltrattate, fisicamente e mentalmente perché, anche le parole possono fare molto male. In classe abbiamo visto un breve filmato dal titolo ”Non fai male a chi ti vuole bene”. Si tratta di un video pieno di significato e importanza perché, oltre al fatto che è un esperimento sociale, è anche un video educativo, commovente e fa riflettere molto. La prima cosa che si nota nel video è la differenza dei punti di vista tra gli adulti e i bambini, perché, ad esempio, i bambini non pensano subito al fatto che le donne che vedono siano state maltrattate dai rispettivi uomini, ma pensano che quei lividi siano il frutto di un gioco o di qualche fortuito incidente domestico. Invece, gli adulti riescono a capire, quasi subito, che si tratta di violenza vera e propria. Questo ci fa capire quanto sia brutto maltrattare, uccidere una persona solo per gelosia, antipatia e tanti altri motivi orribili. Nonostante sia un argomento molto forte, difficile e brutto se ne deve parlare proprio per non commettere un errore del genere e per non dimenticare tutte le donne uccise.
Gabriele Guagenti 2 L
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