mercoledì 27 febbraio 2019

PALERMOSCIENZA: ci siamo anche noi!

 Alla manifestazione “ESPERIENZA INSEGNA”, organizzata dall’associazione “PALERMOSCIENZA” dal 20 al 28 febbraio 2019, presso il Polo Didattico dell’Università di Palermo, c’era anche la nostra Scuola, che ha partecipato con varie attività con tema comune: “Il grafene”.

Il tema prescelto dalla manifestazione quest’anno è  stato “Scienze e tecnologia: il cambiamento”.  






Ecco alcune foto della giornata di oggi:





Possiamo dire di aver ricevuto i complimenti anche di Docenti delle Scuole superiori?
Sì, lo diciamo!


mercoledì 20 febbraio 2019

Rêvolution...On va tous au théâtre!


On va tous au théâtre!
Un’ora e mezza di soggiorno linguistico in Francia …. senza valigia!


Anche quest’anno il 4 febbraio gli alunni delle classi seconde e terze, che studiano il Francese come seconda lingua straniera, si sono recati al teatro Golden di Palermo per assistere ad uno spettacolo teatrale in francese, il musical “Rêvolution – L’imagination au pouvoir”, scritto e diretto da Fréderic Lachkar e portato in scena da attori-cantanti madrelingua della compagnia “France Théâtre”. 
Uno spettacolo dinamico, coinvolgente e motivante che ha riscosso l’entusiasmo degli alunni, coinvolti attivamente dagli attori nel cantare al ritmo delle canzoni moderne e contemporanee appartenenti ai generi musicali più vicini al mondo degli adolescenti. A partire  dalla vicenda di una liceale, lo spettacolo ha affrontato tematiche quali il bullismo a scuola, il cyberbullismo, la dipendenza dai social network, l’amicizia, la pace, la libertà di espressione, gli ideali della rivoluzione del Maggio ’68 in Francia, il rapporto con i propri ideali, il sogno come espressione di libertà, la fiducia in se stessi e il coraggio di realizzare una “rivoluzione” personale avendo fiducia nelle proprie idee e soprattutto nella possibiltà di esprimerle. “Ne laisse pas tes rêves s’échapper, c’est le temps de vivre ta vie” - “Je veux être moi…et m’accepter comme je suis” - “Fais de ta vie un rêve, et d’un rêve une réalité”
Un ottimo spunto per riflettere in classe su tematiche importanti, ma soprattutto un modo accattivante ed entusiasmante per apprendere al meglio la lingua Francese attraverso la musica. Anche se non si riesce a capire tutto, grazie alle canzoni e alla gestualità, tutti infatti riescono a “cogliere” delle parole-chiave che permettono di capire il senso della storia. All’uscita dal teatro sentir dire ai ragazzi - Ho capito uno spettacolo in francese! Allora non sono negato! - allora vuol dire che il metodo didattico funziona.  










martedì 19 febbraio 2019

Picasso Project Work

Anche quest'anno gli alunni 'ribaltano' i ruoli e, in qualità di 'teen-teachers' presentano Pablo Picasso in lingua inglese ai visitatori, adulti e piccini, intervenuti in occasione dell'Open Day della nostra scuola. La lezione è supportata da 'slide', coinvolge il pubblico in attività di 'feedback'e si svolge in un ambiente 'dedicato', in cui i visitatori possono ammirare riproduzioni di famose opere dell'artista, realizzate dagli alunni della classe 3B, accompagnate da note esplicative in lingua spagnola.  C'è anche un piccolo 'lab' in cui si impara a riprodurre, con un unico tratto di matita, una testa di toro, disegno originale di Pablo Picasso. Infine per i visitatori un piccolo souvenir, una 'Picasso card', in ricordo di questa gioiosa esperienza.


Il progetto Picasso Project Work è a cura degli alunni della 3^ B e dei docenti di Arte, Inglese e Spagnolo. 
Teen-teachers:
Sonia Di Salvo
Nicole Contorno
Irene Lucera
Alice Zarcone
Drawing Lab:
Diego Tartamella
Accoglienza:
Giulia Di Domenico
Stefania Fortunato


lunedì 18 febbraio 2019

Immigrati: si accende il dibattito ...



Lunedì  quattro febbraio scorso, studiando l’isola di Malta, con la docente di Geografia, la prof.ssa Fragali abbiamo parlato degli sbarchi degli immigrati. Si è acceso un dibattito: la classe si è divisa in due gruppi con due opinioni diverse. Il primo gruppo era per l’accoglienza degli immigrati, mentre il secondo contro. 
Alcuni dei miei compagni ritenevano che fare entrare gli immigrati nel nostro paese non è opportuno perché toglierebbero il lavoro ai cittadini italiani, potrebbero portare delle malattie, potrebbero essere pericolosi e poi ...sono diversi da noi. Molti hanno paura e preferirebbero che rimanessero nei loro paesi eche il nostro governo e gli altri stati europei non li accogliessero. 
L’altro gruppo era favorevole all’accoglienza perché molti degli immigrati fuggono dalle guerre, dalla povertà e dalla criminalità, affrontando un viaggio lungo e pericoloso. 
Ovviamente bisogna trovare un modo per fermare questi sbarchi, ma nello stesso tempo non è giusto che non vengano aiutati. Spero che il nostro governo, assieme agli altri stati Europei, riescano a trovare una soluzione per tutti i cittadini di ogni paese.   

Alessia Maria Briolotta,  II N

mercoledì 13 febbraio 2019

Testimoni della Shoah

La dott.ssa Claudia Ancona
           Giorno 29 gennaio, abbiamo avuto a scuola il gradito incontro con quattro persone - tre studiosi e una  testimone diretta - delle persecuzioni di ebrei siciliani durante la seconda guerra mondiale. 
     Sono venuti in auditorium a raccontare le loro esperienze il prof. Francesco D'Agostino (autore del libro: "La Meschita: il quartiere ebraico di Palermo",  il sig. Sandro Riotta (autore delle splendide foto del libro sul quartiere ebraico di Palermo), il prof. Alessandro Hoffmann,  e la dott.ssa Claudia Ancona.
     

        

       Ci ha molto colpito la testimonianza della dott.ssa Ancona, una fotografa di 43 anni, madre di un bambino, i cui nonni, di origine ebraica, sono sfuggiti miracolosamente alla cattura da parte dei nazisti. Il nonno della dott.ssa, il sig. Enrico Ancona, è arrivato a Palermo proveniente  da Padova. A Palermo nel 1931 nonno Enrico si è sposato con Rosa Meschis: nella nostra città è nato poi il padre della farmacista, il signor Giulio Cesare Ancona, e la sorella Ada, sua zia.
       Le memorie di quel periodo sono state raccontate alla dott.ssa Claudia da suo padre, che oggi ha 81 anni. Ma il padre non parla volentieri del periodo delle persecuzioni perchè per lui sono ricordi troppo tristi. Lo sono anche per sua sorella Ada che ancora oggi ha una tremenda paura del buio, dell'ascensore (perchè le ricorda i luoghi chiusi) e del rumore forte dei tacchi perchè le ricorda il passo deciso dei militari nazisti.
        Il papà della dott.ssa Claudia assieme ai genitori e alla sorella Ada si recarono a Roma dove però avevano la paura di essere scoperti e arrestati, per fortuna lì furono avvertiti dal signore Edoardo Li Castri e così riuscirono a salvarsi, cambiando la loro identità utilizzando il nome Meschis.
Purtroppo non riuscirono a salvarsi i bisnonni Giulio e Ada e la loro figlia Irma, che morirono ad Auschwitz.
       Ci ha davvero toccati la vicenda della bisnonna Ada, che avrebbe potuto salvarsi, ma che non uscì di prigione, nonostante fosse anziana, per non lasciare sola la figlia Irma, con la quale poi morì purtroppo nel campo di concentramento.

Gli alunni del laboratorio giornalistico


Il prof. Francesco D'Agostino e il prof. Alessandro Hoffmann




lunedì 11 febbraio 2019

Le pietre raccontano storie … seconda edizione

Si è concluso con successo il laboratorio pomeridiano “Le pietre raccontano storie”, che ha avuto come protagonisti alunni di diverse seconde e il meraviglioso mondo dei mosaici. 

Da settembre a gennaio, dopo una serie di disegni preparatori, gli alunni, guidati dalla professoressa Anastasi e dal professore Sagona, hanno realizzato un fondale marino con la tecnica del mosaico.










Fantasia di colori

Gli alunni della 2^M, guidati dal professore Sagona, hanno realizzato dei pannelli decorativi su cartoncino nero con carta velina colorata. Si sono ispirati a elementi geometrici, naturali e a opere di famosi artisti, tra cui L’Urlo di Edvard Munch.










lunedì 4 febbraio 2019

Un lapbook per ricordare

Noi della redazione, in occasione della Giornata della Memoria, abbiamo  visto un breve filmato  sulla storia di Anna Frank e poi abbiamo costruito un bellissimo lapbook. Per chi non lo sapesse, un  lapbook è una cartelletta, un piano di lavoro, facilmente consultabile tenendolo in grembo in quanto è un costruito usando un supporto semirigido come base. Al suo interno sono conservati minibook o template ripiegabili e richiudibili; il nostro, in particolare, ha la forma di uno schedario.
Qualche informazione sull'etimologia di questo termine inglese: la parola è formata da "Lap” significa “grembo”, mentre il verbo “to lap” significa “avvolgere, piegare, ripiegare, sovrapporre, sovrapporsi”. La parola 'lap' di Lapbook è un misto di questi due significati. Dobbiamo pensare al lapbook come a una sorta di postazione di lavoro con tanti cassetti da aprire e chiudere per ritrovare i contenuti.
(Ecco infine la riflessione di Giorgio, alunno di III: "Ora che ci penso, potrei utilizzare la tecnica del lapbook per preparare alcuni argomenti per il colloquio d'esame ...")

I ragazzi della redazione giornalistica















domenica 3 febbraio 2019

"Punto e a capo", una redazione da Oscar


Ettore Cristiani,  il direttore di Albo Scuole, ha pubblicato un articolo su il Punto Quotidiano, il giornale/portale che ospita il nostro Punto e a capo, insieme alle altre testate del giornalismo scolastico nazionale. Ecco i link dell'articolo e della foto.
La redazione