Ogni anno, il 22 aprile, si celebra
la Giornata della Terra; quest’anno, in particolare, giornalisti e attivisti
per l’ambiente hanno sottolineato l’impegno e gli obbiettivi posti inizialmente
dai “Figli dei fiori” (uno dei primi gruppi a battersi per il rispetto
dell’ambiente) e oggi da Greta Thumberg e dai ragazzi che manifestano durante i
“Friday for future”. L’impegno, come hanno fatto notare molti giornalisti, non
è mai cambiato, inizialmente con John F. Kennedy, che fu il primo ad
interessarsi realmente, poi con la campagna per l’utilizzo sostenibile delle
risorse, svolta dai “Figli dei Fiori”; per arrivare ai giorni d’oggi in cui una
ragazza di soli 16 anni riesce a coinvolgere tutti i giovani nelle sue
manifestazioni. Riflettendoci, è strano che debba essere una ragazza a
manifestare e a coinvolgere anche gli adulti a seguire questi ideali. Perché anche
i governatori non si impegnano per questi ideali? Perché c’è bisogno che sia una ragazza a
impegnarsi? E perché questo problema non è stato risolto prima che tutto il
mondo fosse in pericolo?
La Giornata mondiale della Terra si
basa sul principio che tutti, a prescindere dall’etnia, dal sesso, dall’area in
cui vivono o dalle condizioni economiche, hanno il diritto a un ambiente sano,
equilibrato e sostenibile. E per vendicare questo aspetto fondamentale
dell’evento, anno dopo anno sono state tante le manifestazioni in ogni angolo
del Pianeta. A partire da quella del 22 aprile del 1970, quando circa 20 milioni
di americani si impegnarono in una
storica manifestazione a difesa della Terra.
Anche Papa Francesco quest’anno ha
partecipato alla campagna ambientalista. All’Italia è spettato il compito di
aprire le celebrazioni mondiali, dedicandole al Pontefice nel quinto
anniversario della sua Enciclica “Laudato si’” e il Papa ha fatto riferimento
alla manifestazione nell’udienza generale del 22 aprile, dedicando alla
Giornata il tema della catechesi.
Inoltre, il Ministro dell’Ambiente Sergio
Costa ha proposto di utilizzare questo tempo di stallo durante la pandemia come una ripartenza che possa
consentirci di trovare anche un modo per evitare la tragedia climatica.
Earth Day 2020 acquisisce un
significato particolare, perché cade proprio nel momento di massima espansione
globale della pandemia di Covid-19. Se da un lato non saranno possibili eventi
come manifestazioni, cortei e concerti live, solitamente organizzati in diversi
paesi per celebrare l’evento, dall’altro celebrare questa giornata ha proprio
ora un significato particolare. Quello del rapporto tra uomo e Natura, in
ciascuna delle sue forme, dalla più grande alla più piccola e invisibile.
Non abbandoniamo questi
obbiettivi, lottiamo per un mondo sostenibile e sano!
Gloria Santostefano, classe III N
(Per la rubrica "Una finestra sul mondo")
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