L'accoglienza al Sindaco è continuata all'interno dell'edificio scolastico, dove gli insegnanti di arte hanno allestito una mostra con le produzioni artistiche dei loro alunni. In auditorium il gruppo musicale CesareOrff ha eseguito due brani ritmico-strumentali e la professoressa Giusi Dragotta ha recitato un testo poetico da lei composto per l'occasione - Palermo, poliedrico ossimoro - accompagnata al violino dalla prof.ssa Claudia Richichi e al pianoforte dal prof. Marcello Meli.
Palermo: poliedrico ossimoro
di Giusi Dragotta
Palermo, città dai molteplici tesori e
i mille volti
che ammalia, ma può lasciarci
sconvolti.
Passione e odio, accoglienza e rifiuto
in un’osmosi si creano e si dissolvono
in un minuto.
Città della cultura e
dell’analfabetismo di ritorno
seria e gioiosa come un girotondo.
Terra di paladini coraggiosi e onesti
e di chi trama orditi funesti.
Città di Santi e di malfattori
di povertà e di tesori.
L’odore di zagara è sparito
dal nauseabondo putridume è stato
sostituito.
L’aquila altera e dalla vista acuta
sembra aver ceduto il passo ad una
pecora muta.
Il Genio barbuto e regale, che incarna
le civiche virtù,
è un simbolo che nessuno capisce più.
Tra monte Grifone e monte Pellegrino Palermo è chiusa
in un abbraccio languido che accoglie
come una musa.
Amante del sacro e del profano
ogni distinguo è vano.
Protetta da S. Benedetto il Moro e S.
Rosalia
santa non è, ma speriamo che prima o
poi lo sia
e davvero così sia!
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