lunedì 7 dicembre 2020

Primo giorno di scuola in tempo di Covid


 

Mai come quest’anno il primo giorno di scuola ha assunto un valore simbolico, tornare a scuola ha significato ritornare ad una normalità che da tempo ci è stata negata. Riaprire quel cancello dopo tanti mesi di assenza forzata, è stato il segnale forte con il quale la Scuola, nonostante tutte le difficoltà organizzative, ha manifestato la sua volontà di ripartire per assicurare a tutti un diritto che non può e non deve essere leso. 

Inutile dire che il clima non era quello di tutti gli altri anni, è stato impossibile organizzare tutti gli spettacoli e i momenti ricreativi che da sempre hanno caratterizzato l’ingresso delle classi prima alla scuola Cesareo; è stata comunque garantita loro un’accoglienza sobria ma significativa. 

Accompagnati dalle musiche di Bach, gli alunni delle classi prime hanno varcato per la prima volta quel cancello, muniti di mascherina e di uno zaino carico di aspettative, speranze e forse qualche timore.

Il Dirigente scolastico, insieme alla Vicepreside, agli insegnanti, ai collaboratori, alle Funzioni Strumentali e alla rappresentante d’Istituto, ha accolto gli alunni all’ingresso e dopo un discorso introduttivo, dove ha più volte sottolineato le criticità legate alla situazione contingente e l’importanza della collaborazione con le famiglie al fine di educare i nostri ragazzi al massimo rispetto delle norme di sicurezza Anti-Covid 19,  ha donato a ciascuno di loro una penna di benvenuto, un dono prezioso da custodire perché insieme ai libri può rappresentare “l’arma più potente che possediamo”, come più volte ha affermato il premio Nobel per la pace, la ventitreenne Malala Yousafzai. 

Una volta superato l’atrio della scuola seguendo dei percorsi ben strutturati e dopo essersi diretti nelle classi assegnategli, gli alunni hanno svolto una serie di attività di accoglienza predisposte da ciascun dipartimento anzitempo, con lo scopo di rendere l’inserimento nelle classi il più sereno e inclusivo possibile.

Il secondo giorno sono entrate anche le classi seconde e terze, questa volta senza abbracci e con le dovute distanze, ma con la voglia forte di ritrovare i compagni, gli insegnanti, come tornare finalmente a quella che per molti rappresenta una seconda casa, una seconda famiglia.

Così ha preso ufficialmente avvio il nuovo anno scolastico, tra parecchi dubbi per il futuro imminente e con un po’ di paura che serpeggia ancora nell’aria; consapevoli di tutte le norme di sicurezza e di tutti i limiti che la situazione sanitaria impone, alunni e insegnanti sono tornati tra i banchi, tra i libri, in quelle aule che sono il terreno fertile del  cambiamento, della conoscenza e della libertà.

La Redazione augura a tutta la comunità scolastica un buon inizio d’anno e invita tutti a tenere duro e a non dimenticare quel motto che per mesi ci ha accompagnati e uniti in un’unica speranza, quella che in fondo “Andrà tutto bene!”.

 


 

La redazione





















 

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