Noi della redazione, in occasione della Giornata della Memoria, abbiamo visto un breve filmato sulla storia di Anna Frank e poi abbiamo costruito un bellissimo lapbook. Per chi non lo sapesse, un lapbook è una cartelletta, un piano di lavoro, facilmente consultabile tenendolo in grembo in quanto è un costruito usando un supporto semirigido come base. Al suo interno sono conservati minibook o template ripiegabili e richiudibili; il nostro, in particolare, ha la forma di uno schedario.
Qualche informazione sull'etimologia di questo termine inglese: la parola è formata da "Lap” significa “grembo”, mentre il verbo “to lap” significa “avvolgere, piegare, ripiegare, sovrapporre, sovrapporsi”. La parola 'lap' di Lapbook è un misto di questi due significati. Dobbiamo pensare al lapbook come a una sorta di postazione di lavoro con tanti cassetti da aprire e chiudere per ritrovare i contenuti.
(Ecco infine la riflessione di Giorgio, alunno di III: "Ora che ci penso, potrei utilizzare la tecnica del lapbook per preparare alcuni argomenti per il colloquio d'esame ...")
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