Nell'ambito del progetto ”Educazione alla salute” siamo scesi in auditorium per assistere ad un incontro sulla Fibrosi Cistica. La Fibrosi Cistica è una malattia genetica molto grave che si prende alla nascita per via ereditaria. Apparentemente i malati di FC non si distinguono, perché la Fibrosi è una malattia che colpisce da dentro attaccando gli organi interni; colpisce soprattutto i polmoni, si tratta, infatti, di una malattia che produce un’ elevata quantità di un muco appiccicoso e crea nei polmoni una base fertile per batteri che proliferano causando gravi infezioni, comportando talvolta conseguenze irreversibili. Chi nasce con la FC possiede due copie di un gene difettoso ereditato da entrambi i genitori, che devono essere tutti e due portatori sani di una coppia di geni sbagliati. In Italia i portatori sani sono circa 1 persona su 25, e sono quasi sempre inconsapevoli di esserlo. Solo una coppia su 600 è composta da due portatori sani; ad ogni gravidanza, quella coppia ha una possibilità su quattro che nasca un bambino malato. Per questo la Fibrosi Cistica in Italia è la malattia genetica più diffusa. Non c’è ancora una cura vera e propria che porti alla guarigione, ma solo dei medicinali che servono ad alleviare i sintomi e a prendere tempo, medicinali che però non escludono la progressione della malattia. Nonostante ciò, sono stati fatti enormi passi in avanti se consideriamo che fino al 1960, c’era un’elevata mortalità infantile. Oggi l’aspettativa di vita media è di 40 anni. La qualità della vita è sicuramente condizionata dagli effetti di tale malattia, si tratta di una vita stancante e impegnativa, che sicuramente comporta pesanti terapie che non escludono la sofferenza. L’ultima spiaggia quando le terapie non fanno più effetto è il trapianto di polmoni che fa guadagnare tempo, ma non va sempre a buon fine. La medicina è però sempre in continuo progresso per trovare una cura, e noi possiamo aiutare la ricerca donando un contributo alla “Fondazione Fibrosi Cistica “.
Giulia Rizzotto
Nessun commento:
Posta un commento