venerdì 16 novembre 2018

Cesareo … di corsa: arrivano i Bersaglieri!



       Oggi a scuola un particolare momento formativo:  la visita di alcuni rappresentanti della sezione di Palermo dell’Associazione Nazionale Bersaglieri, che - presso l’Auditorium di Istituto – hanno incontrato gli alunni di tutte le classi terze.

     L’incontro è stato preceduto dal saluto del Dirigente Scolastico, prof. Nunzio Speciale, che ha sottolineato la valenza educativa dell’incontro, e da un omaggio musicale curato dalla prof.ssa Richichi e dagli studenti del laboratorio “CesarOrff”.














(Da Wikipedia:)
I bersaglieri sono una specialità dell'Arma di fanteria dell'Esercito italiano. Ogni 18 giugno si festeggia l'anniversario della loro costituzione, avvenuta nel 1836. L'associazione d'arma di riferimento è l'Associazione nazionale bersaglieri.

Alcune curiosità sul cappello nero e il piumetto o pennacchio:

Il cappello piumato, in gergo chiamato vaira in onore di Giuseppe Vayra che per primo vestì la divisa del corpo, che si porta inclinato sul lato destro in modo da tagliare a metà il sopracciglio fino a coprire il lobo dell'orecchio, è l'emblema del Corpo ed il simbolo delle sue tradizioni. A riprova di tale affermazione si ricorda tradizionalmente l'episodio che vide protagonista il tenente colonnello Negrotto, Comandante del 23º Battaglione bersaglieri, che colpito a morte sul Mrzli (campo trincerato di Gorizia) nel 1915, durante la prima guerra mondiale, pose il suo cappello sulla punta della sciabola lanciandolo poi al di là del reticolato nemico gridando: «Bersaglieri, quella è la vostra Bandiera! Andate a prenderla!».

Il piumetto è composto di penne ancor oggi spesso naturali, anche se sono ammesse quelle sintetiche. Al termine corretto di penne, si preferisce talvolta quello più improprio di piume, celebrate come tali in diverse canzoni. Accade si legga erroneamente che la provenienza del piumaggio sarebbe da penne addirittura di gallo cedrone, specie rara da sempre e protetta ai giorni nostri. In realtà sin dalle origini, all'atto della formazione del Corpo nel 1836, quando le compagnie furono due e il totale degli ufficiali nove, mai si cacciò tale specie le cui penne appaiono tra l'altro ben diverse da quelle comunemente conosciute per tale uso. La truppa adoperò principalmente penne di cappone nero e gli ufficiali, a distinzione, ebbero il pennacchietto di più pregiate piume di struzzo colorate in verde. Nel 1863, appena dopo l'Unità d'Italia, il corpo dei Bersaglieri contava 36 battaglioni per un totale di 25.423 effettivi che portavano un piumaggio in taluni casi composto sino da 600 penne. Ciò escludeva ovviamente la provenienza da volatili rari. Gli ufficiali presto decisero di uniformare anche il proprio piumetto che infatti non si distingue da quello della truppa ancora ai nostri tempi. Il cappello circolare ed ampio all'inizio veniva usato come protezione dal sole per l'occhio destro, quello che aveva il compito di mirare, e infatti quasi tutti i cacciatori dei vari eserciti, all'epoca della formazione del corpo, ricoprivano il berretto di penne e pennacchi.


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